E’ stato chiesto un parere in merito alla possibilità di destinare i proventi derivanti da violazioni del codice della strada al finanziamento di interventi di manutenzione e messa in sicurezza delle infrastrutture stradali effettuati mediante personale assunto a tempo determinato o con altre forme di lavoro flessibile, e parte della spesa per il personale dell’unico agente in servizio.
La Corte dei Conti ha precisato che:
– ai sensi dell’art. 36 del d.lgs. 165/2001 e dell’art. 36, comma 2, lett. a) e b) del d.lgs. 50/2016, gli enti possono assumere personale a tempo determinato o con altre forme di lavoro flessibile per eseguire gli interventi di manutenzione e messa in sicurezza delle infrastrutture stradali, nel rispetto dei limiti di importo dei relativi lavori e delle disposizioni che disciplinano l’assunzione di personale nelle predette modalità e nei limiti previsti dall’ar.t 9, comma 28 del d.l. 78/2010;
– è possibile destinare i proventi derivanti dalle violazioni del codice della strada al fondo incentivante per l’incentivazione di specifiche unità di personale di polizia locale effettivamente impegnate nei progetti di potenziamento delle attività di controllo e di accertamento delle predette violazioni in materia di circolazione stradale, in mansioni suppletive rispetto agli ordinari carichi di lavoro.
Laddove i maggiori proventi riscossi rispetto a quelli del precedente esercizio vengano utilizzati per premiare la maggiore produttività di specifiche unità di personale incaricate di svolgere servizi suppletivi di controllo funzionali al programmato potenziamento della sicurezza urbana e stradale, tale fattispecie è invece esclusa dal rispetto dei limiti al trattamento accessorio disposti dall’art. 23, comma 2 del d.lgs. 75/2017 (Corte dei Conti, Sez. Aut. 5/2019).
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CC Sez. Controllo Umbria del. n. 94 – 20
tratto da Self Enti locali