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Pistola elettrica alle Forze di Polizia in Italia

Dopo anni che se ne parlava, nel giro di qualche settimana il Ministro degli Interni Matteo Salvini ha firmato il decreto autorizzaztivo che ha dato così il via alla sperimentazione sul campo del Taser, la cosiddetta pistola elettrica già utilizzata dalle forze dell’ordine di 107 Paesi per immobilizzare soggetti sospettati di reato. 
Al via la sperimentazione in Italia
Trenta le pistole che verranno acquistate e sperimentate in 11 città, ovvero Milano, Napoli, Torino, Bologna, Firenze, Palermo, Catania, Padova, Caserta, Reggio Emilia e Brindisi.
Già dal 2014 (nell’ambito della discussione sul decreto sicurezza negli stadi voluto dall’allora Ministro dell’Interno Angelino Alfano) se ne parlava, ma solo ora è partita l’effettiva sperimentazione sul campo di questa speciale pistola che non uccide, ma che in Italia viene considerata un’arma propria per la quale serve il porto d’armi.
 Da dove arriva
Taser, in realtà, non è il nome dell’arma, bensì quella dell’azienda USA che ha inventato le pistole elettriche nel lontano 1969. La firma del progetto è di John Cover, ma solo dal 1998 è iniziata la produzione in scala industriale della pistola elettroshock a opera, appunto, della Taser (acronimo per Thomas A. Swift’s Electronic Rifle).
Come funziona
Il Taser funziona tramite emissione di brevi scariche elettiche ad alta tensione (50mila volt) e bassa intensità in grado di immobilizzare (così si vede in uno spot pubblicitario dell’azienda produttrice) anche un bisonte di 800 chili.
Dalla pistola partono due piccoli dardi collegati tramite dei fili elettrici al resto dell’arma, che produce una scarica ad alta tensione e bassa intensità di corrente, rilasciata in brevissimi impulsi per 5 secondi.
Perché l’impulso elettico venga effettivamente emesso entrambi i dardi devono colpire il bersaglio. La scarica causa un’immediata mamomentanea paralisi dei muscoli della vittima.
Nella fase iniziale la sperimentazione in Italia verrà affidata allaPolizia di Stato, all’Arma dei carabinieri e alla Guardia di finanza.
Come avverrà la sperimentazione in Italia
Dal Viminale sottolineano che alla fase sperimentale seguirà undisciplinare che un apposito gruppo interforze sta mettendo a punto.
Una volta stabilito il modello formativo verranno eseguiti speciali corsi di formazione dedicati alle forze dell’ordine coinvolte nel suo utilizzo.
Il modello che verrà fornito è il TX2 prodotto dalla ditta Axon(che fino allo scorso anno si chiamava, appunto Taser) che da qualche tempo opera anche in Europa.
Le linee guida tecnico-operative
Lo scorso febbraio il Viminale aveva già diramato un documento dal titolo Linee guida tecnico-operative sull’avvio della sperimentazione della pistola elettrica denominata Taser modello X2 per iniziare a formare le forze dell’ordine in merito a questo nuovo strumento di lavoro.
Considerata un’arma propria il Taser, si legge: “Può essere utilizzato esclusivamente nei casi previsti dalla vigente normativa per l’uso delle armi. L’utilizzo dell’arma in argomento è alternativo a quello dell’arma da fuoco, nei casi in cui sia necessario immobilizzare temporaneamente il soggetto”.
La pistola va prima mostrata senza essere estratta, se il soggetto persiste il suo intento criminoso allora l’agente è autorizzato a impugnarla e a sparare il colpo.
Nello stesso documento, poi, si precisa che bisogna tenere in considerazione: “La condizione di vulnerabilità del soggetto da colpire e nello specifico un evidente stato di gravidanza o disabilità motoria; o ancora, nel caso ci sia rischio di incendi, esplosioni o il soggetto sia ricoperto di liquidi infiammabili”.
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